Secondo Leo Ortolani, autore del superlativo fumetto Ratman, lo STIC è il penultimo passo per i single più disperati alla ricerca di compagnia prima di giungere ai balli latinoamericani. Sebbene Ortolani – in quanto fan sfegatato di Guerre Stellari   – possa essere catalogato come eretico, deve esserci comunque un briciolo di verità in quel che dice, visto che bene o male tutti i membri della Lioness si sono sposati tra di loro, e quelli che ancora non l'hanno fatto sembrano in procinto di farlo.... 

Questa volta è toccata a noi, Fabrizio Cantoni (alias K'Tvegna N'Kankaar) ed Emanuela Piria (alias il guardiamarina K'enny). Ci siamo voluti sposare dopo solo dieci anni di associazione alla Lioness, di cui otto di fidanzamento e cinque di convivenza. Certa gente fa sempre le cose in fretta. 

Il fattaccio è avvenuto il 29/04/2006, ma solo adesso abbiamo avuto il coraggio di mettere per iscritto le nostre memorie. Ribadisco, certa gente fa le cose sempre troppo in fretta.

La parte più difficile sono stati i preparativi, il cui diabolico orologio è stato messo in funzione alla fine di ottobre con l'ufficializzazione delle pubblicazioni. Cedimento del nucleo di curvatura di lì a sei mesi.

L' orologio dei preparativi è diviso in tre parti, che per comodità si possono definire Velocità Impulso, Curvatura Nove e Mi serve Più Energia Signor Scott.

La Velocità Impulso è la sagra della procrastinazione più selvaggia, e brucia circa tre dei sei mesi seguenti all'ufficializzazione.

In questa fase si avvia tuttalpiù la catena di montaggio delle bomboniere (dando di sferza alla nonna che le sta preparando all'uncinetto) e la ricerca del vestito...un incubo per Manu che non trova nient altro che pomposi incubi color pesca a forma di campana con fiocchetti e fiorellini che fanno venire il diabete appena li vedi. Per quanto mi riguarda, l'idea di impinguinarmi in un vestito cerimoniale mi fa venire l'orticaria, ma jeans e t-shirt sono decisamente out, e l'uniforme di gala della TOS risale a giorni decisamente più snelli.

Parte quindi la vana ricerca del negozio dotato di taglie superiori alla 48 e che non esponga cartelli sospetti tipo “Leasing Vantaggiosi!”.

Ci si trova quindi in men che non si dica in zona Velocità Curvatura, i seguenti due mesi, nei quali in un caos mentale senza precedenti si cerca di fare tutto senza peraltro riuscirci. Ci si rassegna a non avere abbastanza tempo per creare le proprie partecipazioni ex-novo, e si sfogliano cataloghi in luoghi dai nomi improbabili tipo L'impero della Bomboniera. La ricerca del vestito si fa sempre più frenetica, in questo mondo di stramaledette modelle anoressiche ed efebi palestrati: si passa al tam tam di parenti e conoscenti supersize : si dice che in provincia di Modena ci sia un negozio che ha anche taglie forti, che sotto Rimini ci sia un posto dove hanno persino la 60 da uomo! Si trova un fotografo ufficiale in gamba e gli si lascia come prima rata un rene, con un opzione per l' altro rene ed il figlio primogenito come saldo.

La terza fase, la temibile Mi serve più energia signor Scott, è quella in cui si deve far tutto, e qui le più infime banalità diventano macigni sulla strada verso la felicità coniugale. Ad esempio, arrivano finalmente, con un ritardo fantozziano, gli inviti di nozze stampati, e si deve scegliere a chi inviarli: se per gli amici non ci sono dubbi – vogliamo almeno tutta la USS Lioness e la Edelweiss al completo – per i parenti si ricorre spesso a parametri di selezione che farebbero vergognare un Ferengi.

Altro tragico esempio: la torta di nozze. Io sono allergico a latte,burro, panna e derivati, e Manu alle fragole.

Una torta con tali ingredienti significherebbe una notte di nozze memorabile per ambedue, ma non nel senso che vorremmo...vabbè, penserete, cosa ci vuole ad usare latte senza lattosio, margarina e panna vegetale, tutti materiali facilmente reperibili al supermercato? Evidentemente un giuramento segreto della Gilda dei Fabbri di Leccornie vieta di usare tali ingredienti anche quando esplicitamente richiesti, perché solo dopo aver passato tutti i pasticcieri delle Pagine Gialle di Bologna e dintorni, su suggerimento bisbigliato dal proprietario del ristorante, ne abbiamo trovato uno in quel di Bentivoglio che fosse in grado di farla come la volevamo noi.

Infine, le indicazioni per gli invitati: visto che metà di loro vengono da fuori, come fanno a raggiungerci? Ed allora sotto a fabbricare mappe degne di un bucaniere con tanto di foto satellitari ed itinerari tratteggiati, per la cerimonia ed il ristorante, a trovare guidatori per i parenti meno girovaghi...

E poi prove e riprove del vestito, preghiere silenziose alla bilancia perchè un etto in più potrebbe provocare cedimenti strutturali.

E poi si arriva al giorno tanto atteso...o meglio, alla sera prima di quel giorno. Manu è a casa dei suoi a farsi la messa in piega e la manicure, io devo dare i tocchi finali a bouquet e banchetto.

Più nervoso di Picard quando Q è in vena di scherzi, decido di andare a cena nel ristorante che ospiterà il banchetto il giorno dopo, tanto per vedere come vanno le decorazioni, per le quali mi ero fidato del gusto del gestore del ristorante stesso.

Errore. Grave Errore.

Il Covo dei Pirati è si un ottimo ristorante, il migliore che conosca, ed ha un bellissimo giardino, ma il proprietario non ha tanto chiara la differenza tra una festa di laurea ed un matrimonio...volevamo qualcosa di semplice, ma quattro ciuffetti di carta argentata recuperata da uova di pasqua ed una singola fila di palloncini mezzi sgonfi impiccati ad un nastro sono un po' poco, e le bandiere nere con teschio e tibie incrociate diciamo che stonano con l'atmosfera festiva....! Intravvedendo, con l' occhio della mente, il volto del suocero al di sopra di due canne affiancate, imploro la fioraia (che non ha ancora preparato il bouquet) di fare qualcosa, qualsiasi cosa, a qualsiasi prezzo. Quest'ultima parte le piace, e dice che provvederà. Sapendo che la mattina dopo mi aspetta una sveglia antelucana, mi faccio la barba prima di andare a far finta di dormire, così da dare ad eventuali irritazioni il tempo di sparire. Nervoso come sono, se avessi usato un pelapatate mi sarei fatto meno male.

Il mattino seguente, come prevedibile, piove. Manu è dalle sei a farsi fare l'acconciatura, io ho la faccia ridotta che a confronto la fagia viidiana è un brufolo, più che un estetista ci vorrebbe una protesi. Passo dal fiorista, prendo il bouquet – un arnese del peso di svariati chili senza uno solo dei fiori pattuiti - gli lascio in pagamento il lobo destro del fegato, e mi fiondo a Bologna dove, tra copiose cortine di pioggia, iniziano ad arrivare gli invitati. Lioness presente, Edelweiss presente, parenti assortiti presenti...presente l'autobus prenotato per il trasporto in piazza maggiore...ma che fine ha fatto mio padre, che col suo macchinone doveva portare la Manu ?

Novanta minuti alla cerimonia, e ricevo notizie ed improperi: nonostante cartine ed itinerari dettagliati, si è perso l'uscita di Borgo Panigale, ed è finito a Sasso Marconi ! Il tempo di tornare indietro e sarà da noi.

Intanto, a mia insaputa, in casa di Manu si sta svolgendo un dramma: in mezzo al viavai di invitati, manu sta venendo segregata in camera da letto...e la famiglia se ne sta andando alla spicciolata.

Sessanta minuti all'esplosione del nucleo di curvatura, e di mio padre ancora nessuna traccia. E dove lo trovo il tempo di decorare la macchina ?Telefonata disperata: ha mancato l' elusivo casello di Borgo Panigale anche al ritorno, ed ora è a Modena Sud !!

Mezz'ora alla fine dell'universo come lo conosciamo, e finalmente papà compare all'orizzonte. Decorazioni a tempo di record, fiori in posizione, nastri fissati e tesi, fiocchetti attivati, engage ! Mentre mi fiondo in Municipio (un quarto d'ora di strada) i parenti di Manu si guardano tra di loro, si dicono “ma non dovevi restare tu con....” e tornano indietro a liberare Manu dalla stanza dove è rimasta sola ed in piedi per l' ultima mezz'ora, a mandare all'aria con le lacrime quattro ore di trucco, e la caricano sulla macchina di mio padre. Io intanto incontro il fotografo, che mi fa qualche scatto (al coperto...si sono aperte le cateratte del cielo) e mi dirigo alla Sala Rossa, dove avrà luogo la cerimonia. Manu dov'è ?

Quando la vedo, in cima allo scalone, non la riconosco subito, un po' per il trucco, un po' per l'acconciatura ma anche perchè la Donna che Voleva Sposarsi In Tailleur Perché È Un Peccato Comprare Un Abito Che Poi Userai Un Solo Giorno Nella Vita ha uno strascico bianco di quasi due metri !

E' il nostro turno. Prego che non sbaglino le musiche, l'unica cosa che può andare storta a questo punto, ed entriamo nella sala sulle note dell' Aria Sulla Quinta Corda di Bach. La cerimonia è semplice ma carina.

Mi chiedono se lo voglio. Lo voglio, di tutto cuore, ed anche Manu è dello stesso parere. Sono così confuso che quasi mi metto l'anello da solo, e quando la cerimonia è finita parte l'altra musica che abbiamo scelto, e vedo metà degli invitati che sobbalzano. Per il parentado è solo una musica sinfonica come altre, ma gli amici sanno che è qualcosa di più, che per noi ha un significato speciale.

Usciamo dalla sala mentre risuonano le note della sigla di Star Trek: Voyager.

L'avventura più bella inizia adesso...

 

...Ma non a stomaco vuoto!

Dopo un po' di foto ad uso album - tremo al pensiero di quante ore di Photoshop saranno necessarie per ridarci un aspetto umano - ci ritroviamo con amici e parenti al ristorante. Me la sto godendo un mondo, Manu altrettanto, unico dubbio: come sarà stato sistemato il ristorante ? Risposta: bene ! La fioraia ha fatto il miracolo, trasformando Rura Penthe in Risa. Si mangia, e bene; poi arriva la torta, su cui fa bella mostra di sé una pioggia di delta gialli, rossi ed azzurri. Il primo ad essere mangiato è ovviamente un delta rosso...

e dopo i brindisi, si parte!