Una strana avventura

 

 

 

Ramani si guardòintorno incuriosita, la città che stava osservando era piena di vita e somigliava spaventosamente ad una cittadina della Terra della seconda metàdel XX secolo. Ripensò velocemente a quello che era successo negli ultimi giorni.

La Federazione aveva contattato lEnterprise chiedendo a Picard di mandare sul pianeta qualcuno che potesse studiare gli usi ed i costumi di questo popolo. Cosicchè, se in un futuro, si fosse delineata la possibilità del loro ingresso nella Federazione, avrebbero avuto dei dati sicuri su cui basare la loro decisione.

Volevano conoscere il loro livello tecnologico attuale, le loro scoperte in campo medico e scentifico; nonchè la loro struttura politica e sociale.

Era una missione davvero interessante e fu davvero amareggiata nel constatare, quando lei si offrìcome volontaria, che Jean-Luc era contrario a lasciarla scendere da sola sul pianeta.

Una volta soli, fu davvero una battaglia difficile convincerlo che non cera pericolo per lei e che comunque avrebbe dovuto trovare una scusa molto convincente per riuscire a trattenerla.

Riuscìa spuntarla, come sempre ovviamente.

Era stata raggiunta dal suo Capitano nella sala teletrasporto poco prima della sua discesa.

Stava ancora finendo di prepararsi e luomo laveva guardata a lungo in silenzio mentre Riker e Data le davano gli ultimi consigli. Quando fu pronta si girò verso Picard .

Come sto? Pensi che riuscirò a passare inosservata?

Picard dubitava che Ramani potesse passare inosservata, a meno che tutti sul pianeta non fossero ciechi. La giovane indossava un abito intero, colorato con molteplici tinte pastello, colori leggeri e poco appariscenti, ma che davano risalto alla sua carnagione cosìchiara ed alle sue forme ben delineate.

Cerca di stare attenta, fai quello che devi e torna presto.Con queste parole le fece capire chiaramente che lui ancora non condivideva la sua decisione, ma che non avrebbe detto più nulla per fermarla.

Ramani, che non era abituata a portare abiti femminili,nel salire sulla piattaforma quasi finìper terra inciampando nellampia gonna che portava.

Imbarazzatissima guadagnòla sua posizione dopodichè chiese il permesso di scendere.

Permesso accordato Tenente , teletrasporto.

Prima che il raggio la smaterializzasse, Ramani vide chiaramente le labbra del Capitano muoversi. Dalla sua bocca non uscì però alcun suono.

Ma quello che lei lesse su quelle labbra la riempì di gioia . Ti amoera una frase impegnativa, ma finalmente Picard laveva pronunciata. Non aveva importanza se nessun' altro laveva visto; il passo più difficile era stato fatto.

Un attimo dopo era giàsul pianeta.

Cominciòsubito a registrare scene di vita quotidiana.

A prima vista sembrava un popolo pacifico e poco sviluppato tecnologicamente. Le persone si spostavano da un capo allaltro della cittàa piedi o con mezzi che potevano essere paragonati alle automobili terrestri. La forma era un pò’ diversa e il motore era alimentato ad acqua, ma erano praticamente uguali.

Camminòper alcune ore raccogliendo tantissime informazioni; raccolse campioni di acqua, di terreno e esaminòlaria. Era quasi lora di chiamare lEnterprise per fare rapporto, quindi si incamminò verso un vicolo per non dare nellocchio.

Aveva appena girato langolo quando si ritrovò di fronte un gruppo di uomini, la cui faccia non presagiva nulla di buono.

Ciao tesoro, sei tutta sola? Chiese uno di loro avanzando verso la ragazza.

Sai che sei davvero graziosa? Che ne dici di farci un pò’di compagnia.

Ramani cominciòad indietreggiare cercando di guadagnare la strada.

No, mi dispiace, ma ho unaltro impegno e sono giàin ritardo. -

Purtroppo riuscìa fare solo pochi passi prima che luomo la afferrasse per un braccio.

Listinto della donna prese il sopravvento facendo reagire il suo corpo automaticamente e così, si accorse di essersi mossa solo quando tutto era giàfinito.

Quello che laveva afferrata giaceva ora a terra con una costola rotta e il naso fratturato. A questo punto anche gli altri cinque uomini le si fecero addosso.

Erano troppi per lei cosìcominciòa correre. Riuscì pian piano a distanziarli, ma disgraziatamente si infilòin una stada senza uscita e in un attimo si ritrovòcircondata .

Ti abbiamo preso puttana! Ora la pagherai cara per quello che hai fatto!

Ramani fu costretta al confronto. Riuscì a difendersi abbastanza bene. Gli insegnamenti del Tenente Worf ora gli erano utili. Finchè non fu colpita.

Si rese conto del coltello solo dopo che luomo che lo impugnava riuscìad entrare nella sua guardia. La lama era affilata ed entrònella carne della donna con grande facilità.

Che cosa sta succedendo qui? Vi avverto che ho chiamato gli uomini di legge!

Qualcuno era entrato nel vicolo e, a giudicare da come si erano dileguati velocemente i suoi assalitori, aveva detto le parole magiche. Era arrivato appena in tempo.

Ramani si schiacciòcon la mano la ferita per fermare luscita di sangue e si diresse verso la figura che le aveva appena salvato la vita. Trasalìnel vedere che era poco più che un ragazzo.

Grazie, ti sono riconoscente, come ti chiami ragazzo?- Ramani si appoggiòcontro il muro lottando contro la nausea e la voglia di perdere conoscenza.

Mi chiamo Rupert. Sei ferita, vado a chiamare qualcuno.

Il ragazzo fece per andarsene ma Ramani lo trattenne. No, sto bene. Devo solo riposarmi.

Stai perdendo molto sangue, devi andare in ospedale.Il pallore di Ramani stava spaventando il giovane che tentòancora di andarsene.

Non voglio andare in ospedale. Ti prego, aiutami.Ramani si staccòdal muro e londata di dolore che la travolse le schiarì la mente. Non poteva farsi visitare, si sarebbero certamente accorti che lei era unaliena. Non aveva avuto il tempo di scannerizzare qualche nativo, ma le probabilitàche i suoi organi interni fossero diversi era troppo alta per rischiare. Cercòcon la mano il suo comunicatore , ma non lo trovò. Si guardòattorno e, quando lo vide, il suo cuore ebbe un sussulto.

Sembrava finito sotto una navetta. Era completamente distrutto.

Va bene vieni con me, ti porto a casa mia. Equa dietro.

Rupert la guidòverso la sua abitazione e la fece entrare. Dopo averla fatta sdraiare su un letto andòin unaltra stanza e, un attimo più tardi, comparve con una donna.

Ramani seguìattentamente la conversazione che fecero i due.

Cosa èsuccesso? Chi lha ferita? Chiese la donna mentre controllava la ferita.

Estata aggredita da alcuni balordi, Mamma ti prego aiutala, non ha voluto che la portassi in ospedale. Quando glielho proposto si è spaventata moltissimo così sono stato costretto a portarla qui.Il giovane non si era mosso dalla porta, seguiva da quella posizione il lavoro della madre.

Ramani ebbe ancora un attacco di nausea, dopodichè il buio la inghiottì e svenne.

Quando riacquistòconoscenza, era stata medicata. La ferita le faceva male e si sentiva debole, tuttavia cercòdi alzarsi.

Ti conviene stare sdraiato se non vuoi che la ferita si riapra.La madre del ragazzo si avvicinò al letto e laiutòa coricarsi. Solo allora Ramani si rese conto di essere seminuda.

Dove sono i miei vestiti? Chiese lei coprendosi velocemente.

Abbiamo dovuto buttarli, erano completamente rovinati. Ah, dimenticavo, i tuoi strumenti sono qui. Si avvicinò ad una scrivania e, aperto un cassetto, ne estrasse il suo tricorder.

Lo poggiòsul comodino vicino a Ramani che osservò con sollievo che almeno quello era intatto.

Ramani guardòla donna che la osservava con un misto di curiositàe di divertimento.

La giovane si aspettòche le chiedesse di quello strano strumento, così quando la donna parlòquello che disse la prese completamente alla sprovvista.

Conosco il tuo segreto, tu non sei quello che vuoi far credere. la donna si sedette sul letto, poi continuò. Ricordati che ho curato le tue ferite, quindi ho avuto occasione di vederti come sei.

Ramani rimase impietrita, quello che aveva temuto si era avverato. Quindi cerano delle differenze fisiche sostanziali tra le due razze e, se se ne era accorta questa donna, chissà cosa sarebbe successo in ospedale.

Ti prego, vorrei che la cosa non trapelasse. Non dirlo a nessuno.Ramani poggiòla mano su quella dellaltra donna e la fissòintensamente.

Non ti preoccupare, ma piuttosto dimmi è per questo motivo che non hai voluto andare in ospedale? Sembrava che la cosa la divertisse.

Si, che cosaltro potevo fare? Avrebbero fatto troppe domande alle quali non avrei potuto rispondere.Ramani era stupita nel constatare come la donna avesse preso la cosa.

Idiota! Credi che valga la pena di rischiare la vita per una cosa come questa? Guarda che non siamo più nel medioevo. Abbiamo una mentalitàaperta con la quale possiamo accettare anche quelli come te.

Il sorriso che la donna le rivolse alla fine del discorso disorientò a tal punto Ramani che per un momento pensò che loro due stessero parlando di due cose completamente diverse. Ma la sensazione durò solo per un attimo.

Si chiese per quanto tempo era rimasta priva di sensi. Quando era stata aggredita stava per mettersi in contatto con lastronave, il mancato rapporto doveva aver fatto scattare subito la squadra di recupero e, visto che il tricorder funzionava, si sarebbero agganciati a quel segnale per rintracciarla.

Ma Ramani non poteva stare ferma ad aspettare.

Potrei avere dei vestiti? Ora mi sento decisamente meglio e non voglio aprofittare oltre della vostra ospitalità. Sia gentile, mi accontenti. Ci sono degli amici che sicuramente mi stanno cercando. Se resto qui potrebbero non trovarmi.- Ramani , con uno sforzo di volontà, si mise seduta.

Va bene, anche se non te lo consiglio. Nellarmadio ci sono dei vestiti di Rupert che ti dovrebbero andare bene .Oppure, se proprio vuoi, posso prestarti dei miei abiti. Così dicendo sorrise di nuovo e le strizzò locchio.

Ramani continuava ad essere confusa, ma aprì larmadio e ne tiròfuori un paio di pantaloni ed una maglietta. Ci mise parecchio a vestirsi, ogni movimento le causava un dolore che le sconsigliava di continuare. Ma alla fine riuscìnellimpresa.

Si infilòil tricorder in tasca ed uscì accompagnata da Rupert. Sulla porta la donna le diede un bacio e le raccomandò di farsi vedere al piùpresto da un medico. Ramani contraccambiò il bacio promettendole di farlo. Si lasciarono così.

Camminarono a lungo, facendo molte soste. Ramani si sentiva fiacca, il taglio le pulsava e la testa le faceva male. Ogni tanto le si appannava la vista, ma bastava chiudere gli occhi pochi secondi per tornare a vedere chiaramente.

Dopo un tempo che le sembròuneternità finalmente vide tra la gente tre facce amiche che, avendola riconosciuta, si avvicinarono visibilmente sollevati.

Cosa èsuccesso, non riuscivamo più a metterci in contatto con te.

Riker fu il primo a raggiungerla. Picard ed il dottor Crusher arrivarono insieme unattimo dopo.

Mi hanno aggredita ed il comunicatore è andato distrutto. Questo ragazzo mi ha aiutato.

Ramani si rivolse poi a Rupert Grazie, Rupert, ti sarò riconoscente per tutta la vita. Ora peròdevi tornare a casa da tua madre. Finalmente ho trovato i miei amici e me ne devo andare via con loro.-

Rupert la salutòcontrovoglia, ma se ne andò.

A quel punto Picard esplose. Si puòsapere che cosa è successo? Per fortuna non doveva essere una missione pericolosa. Maledetto il momento in cui mi sono fatto convincere!-Picard era passato allattacco e non sembrava voler desistere.

Beverly, preoccupata per lo stato in cui si presentava Ramani, tirò fuori il tricorder medico e lo passò sulla ragazza che ascoltava rassegnata la ramanzina del suo Capitano.

Jean-Luc, la rimproveri dopo, ora bisogna portarla subito in infermeria. Eferita , ha perso molto sangue ed ha la febbre alta. Mi chiedo come faccia a stare in piedi in questo stato.-

Lespressione di rabbia di Picard si trasformò velocemente in una maschera di preoccupazione.

I tre aiutarono Ramani a raggiungere un posto in cui avrebbero potuto teletrasportarsi senza essere visti . Si rimaterializzarono direttamente in infermeria dove Ramani, finalmente al sicuro, si concesse il lusso di perdere conoscenza. Finì tra le braccia di Picard che prontamente la sollevò per portarla sul letto piùvicino.

Con le cure del dottor Crusher la convalescenza di Ramani fu breve. Picard passòmolto tempo in infermeria e , durante una di queste visite, le diede un resoconto di quello che avevano scoperto su quel popolo.

Eincredibile laffinità che esiste tra questo pianeta e la Terra, persino le caratteristiche fisiche sono uguali.- Picard era praticamente sdraiato nel letto assieme alla ragazza, il viso di lei era poggiato sul suo petto.

Ramani alzòlo sguardo interrogativa. Come aveva scoperto allora che non apparteneva a quel pianeta?

Stava per raccontare a Picard la sua conversazione con la madre di Rupert, quando lui esclamò.C’èperòun fatto davvero curioso, la loro sessualità è invertita. Quel ragazzo, Rupert, in realtà èuna ragazza. Su quel pianeta gli uomini sono minuti e aggraziati , mentre le donne sono piùforti e massiccie. La terminologia è rimasta uguale. La madre di Rupert, sembra una donna, ma in realtàèun maschio.

Picard le scostòi capelli dalla fronte per baciarla.

Finalmente Ramani aveva capito tutto. Il segreto a cui si riferiva era che lei era una donna che si vestiva da donna. Per la loro società Ramani era un travestito.

Rise di gusto, poi si giròper poter guardare Jean-Luc in faccia e con la bocca sillabòle stesse parole che lui le aveva detto prima che lei scendesse sul pianeta.

Picard le sorrise, dopodichèle diede il bacio più intenso, caldo ed eccitante che la ragazza potesse ricordare. E la felicità che provò spazzòvia il ricordo della brutta avventura che aveva appena vissuto.

 

 

FINE